L’Homo sapiens si sta trasformando in Homo obesus.
Nel mondo si stimano almeno un miliardo di persone in sovrappeso, in Italia si contano 16 milioni di persone oltre il peso forma e 4 milioni di obesi. Quasi un uomo su due e una donna su quattro sono di fatto in sovrappeso, mentre un italiano su dieci è francamente obeso.
Nei bam-bini le cose vanno anche peggio: uno su tre è in sovrappeso, un altro è addirittura obeso. E un bambino obeso, 8 volte su 10 diventerà un adulto obeso. Il tasso di obesità tra gli italiani è in crescita costante, di circa l’8% l’anno.
La ragione è estremamente semplice: le calorie introdotte sono superiori a quelle consumate, anche perché ci muoviamo molto meno di una volta. Sovrappeso e obesità non sono solo un problema estetico (come molti continuano a considerarlo) ma un problema sanitario che aumenta fortemente le probabilità di essere colpiti da infarto, ictus, diabete, alcuni tipi di tumore, artrosi, alcune malattie del fegato, delle vie biliari e respiratorie.
La mortalità per malattie cardio-circolatorie negli obesi aumenta dal 50 al 300%. È stato dimostrato che, se obesi, i malati di cuore, asma, diabete consumano più farmaci e hanno degenze ospedaliere più lunghe, con un conseguente maggior costo sociale.
Dobbiamo comunque sottolineare che, negli ultimi anni, anche l’industria alimentare ha intrapreso un deciso e progressivo processo di variazione e allargamento dell’offerta, con la riformulazione di prodotti per ottenere profili nutrizionali più allineati alle linee guida internazionali e contribuire a ridurre il rischio obesità.