Archiviato il periodo natalizio, il prezzo di pranzi e cenoni ce lo fa pagare la bilancia. E come, ogni anno, ci ritroviamo a dover smaltire gli eccessi alimentari delle Feste. “Cerchiamo, però, di non cadere nel solito errore di costringerci a diete punitive, ma cogliamo piuttosto l’occasione per rivedere il nostro stile di vita e correggere le abitudini alimentari sbagliate” consiglia la dottoressa Evelina Flachi, specialista in scienza dell’alimentazione ospite fisso di E’ sempre a mezzogiorno! Il programma condotto da Antonella Clerici. Scopriamo allora con l’aiuto dell’esperta come rimetterci in forma.
“All’inizio ci illudono perché l’ago della bilancia scende rapidamente ma la restrizione calorica fa adattare l’organismo alla carenza di cibo e abbassa la sua esigenza calorica, favorendo un più veloce recupero di grasso appena si ritorna a mangiare normalmente. “
“A meno che non ci fossero già problemi di sovrappeso, che sono stati accentuati nel periodo delle Feste, non è così difficile recuperare la forma. Mai saltare i pasti, ma piuttosto ridurre le quantità. Per accumulare grasso occorre eccedere di circa 7.000 calorie rispetto al proprio fabbisogno. Per esempio, se non abbiamo potuto fare movimento e se in una decina di giorni abbiamo assunto 700 calorie giornaliere oltre le esigenze del nostro organismo, ora ci troveremo con un chilo in più da smatire. Se gli eccessi sono stati maggiori, ne varemi preso di più. Ma in generale è difficile superare i 2 o 3 chili.”
“Sgombriamo il campo dall’idea che ci sono alimenti buoni e cattivi in senso assoluto. Certo, per un periodo, è bene evitare gli alimenti di cui abbiamo abusato, come salumi, i dolci, formaggi grassi e zuccheri. La dieta deve essere varia equilibrata e moderata nelle porzioni ma comprendere sempre tre pasti principali: colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena. Quello su cui puntiamo sono i metodi di cottura. Evitate i fritti, i soffritti, gli intingoli. E preferite preparazioni al vapore, al cartoccio, in padella sfruttando tutte le spezie e gli aromi che la nostra cucina ci offre per insaporire e limitare il sale. Via libera alle verdure di stagione, come: valeriana, carciofi, zucchine, cavolfiori, senza rinunciare a una quota di grassi buoni come due cucchiai al giorno di olio extravergine di oliva a crudo.”
“Moltissimo. Serve a bilanciare le entrate caloriche con le uscite energetiche e ci aiuta a smaltirle. Basta una camminata a ritmo costante per circa 40 - 45 minuti intorno a casa, almeno a giorni alterni. Oltretutto l’attività fisica serve a stimolare la produzione di serotonina, l’ormone del buon umore, che ci può aiutare a tenere a bada gli attacchi di fame nervosa. Inoltre se camminiamo alla luce favoriamo anche la produzione della vitamina D, utile per le ossa e per le difese immunitarie.”
“No, è sufficiente limitarli. Un piatto di 70 - 80 g di pasta, meglio se integrale, può essere consumata a pranzo, due o tre volte alla settimana, meglio nei giorni in cui facciamo attività motoria. L’importante è il condimento, che deve essere più semplice possibile con verdure di stagione, come le cime di rapa o i broccoli. L’essenziale è seguire quella che io chiamo la “regola del 5 P”: in pratica, pasta, pane, patate, polenta e pizza devono essere alternati e non comparire mai insieme nello stesso pasto.”
“Gli alcolici sono da evitare, eccezione di un bicchiere di vino alla settimana e occorre assumere almeno 2 litri di acqua al giorno. O meglio di liquidi, perché nel computo delle quantità rientrano anche tisane e infusi: per depurarsi sono ottimi quelli di tarassaco betulla, mentre finocchio e zenzero hanno anche funzioni digestive e sono indicati dopo i pasti. Inoltre sarebbe bene iniziare ogni pasto con un bicchiere di acqua e un piatto d’insalata o di verdure cotte per raggiungere subito un buon senso di sazietà e per favorire l’attività intestinale.”
“Meglio prima leggere attentamente l’etichetta, perché alcuni di questi prodotti possono nascondere tranelli. Per esempio, per abbassare la quantità di sale o di zuccheri vengono utilizzate più quantità di grassi e viceversa. Perciò alla fine possono risultare perfino più calorici.”
“Rappresentano una scelta di emergenza valida se l’alternativa è saltare il pasto. Ma l’ideale sarebbe sempre organizzarsi per mangiare a tavola con almeno mezz’ora di tempo perché è un momento della giornata importante anche per il benessere psicofisico del nostro organismo.”